Nutrizione e stili di vita
La visita nutrizionistica viene effettuata da uno specialista Nutrizionista e consente la valutazione dello stile di vita, delle abitudini alimentari della persona e del suo stato di salute nel suo complesso.
Il ruolo del nutrizionista è quello, attraverso un percorso di educazione alimentare, di aiutare la persona a gestire la propria alimentazione in modo sereno ed adeguato, con l’obbiettivo di garantirne il benessere psico-fisico: serve per aiutare la persona a perdere peso, imparare a conoscere gli alimenti, prevenire e trattare i fattori di rischio che possono concorrere allo sviluppo di molte malattie croniche e metaboliche, ecc.
La visita nutrizionistica prevede differenti momenti: un primo incontro dove il nutrizionista effettuerà un’anamnesi completa del paziente, e successivi incontri periodici che permettono allo specialista di aiutare il paziente a perseverare nel raggiungimento degli obiettivi, anche superando le eventuali difficoltà.
La prima visita in studio comprende:
> Anamnesi patologica e fisiologica (malattie, farmaci assunti, allergie o intolleranze, stile di vita)
> Valutazione della storia alimentare (aderenza a particolari regimi dietetici, variazione di peso negli anni)
> Anamnesi nutrizionale volta a conoscere le abitudini e i gusti alimentari
> Rilevamento dei dati antropometrici, metabolici e di composizione corporea necessari per la valutazione del fabbisogno energetico giornaliero (determinazione del peso, dell’altezza, delle circonferenze corporee, metabolismo basale a riposo, massa magra e massa grassa, stato di idratazione intra ed extracellulare)
> Elaborazione di un piano nutrizionale personalizzato
Incontri successivi – valutazione del percorso a 360°
Il momento del controllo è importante per andare a fortificare le nuove abitudini che il paziente sta acquisendo, ad incoraggiarlo, a mantenere alta la motivazione, a chiarire eventuali dubbi, ma soprattutto ad individuare gli ostacoli incontrati e trovare una strategia per superarli.
Proprio per perseguire queste finalità si consiglia di fissare i controlli ogni 2-3 settimane al massimo, soprattutto all’inizio del percorso, per monitorarne l’andamento. Quando invece il percorso è ben avviato si iniziano a distanziare maggiormente gli appuntamenti per fare in modo che il paziente inizi a procedere sempre con maggior autonomia e sicurezza. In tutti gli incontri successivi, sono regolarmente utilizzati gli esami strumentali, perché necessari a valutare i cambiamenti reali della composizione corporea.